Conoscete la storia giapponese delle dieci brocche di vino?
Secondo quest’antica leggenda giapponese, dieci uomini anziani decisero di festeggiare il nuovo anno con una grande brocca di sakè caldo.
Nessuno di loro aveva abbastanza sakè per accontentare tutti così decisero che ognuno avrebbe portato una brocca del suo vino.
Tutti ebbero lo stesso pensiero:
Il mio vino è troppo pregiato per essere condiviso, porterò una brocca d’acqua, nessuno se ne accorgerà.
Così quando si riunirono, ognuno versò il contenuto della propria brocca nel grande calderone per essere riscaldato e quando cominciarono a bere nessuno si lamentò dell’essere a bere dell’acqua tiepida.
Cosa ci insegna questa storia?
Gli anziani della storia disinvestono sul compito perché sanno che essendo in gruppo la responsabilità non sarà facilmente identificata.
Proviamo a pensare a come ci comportiamo quando lavoriamo in gruppo?
Diversi studi dimostrano come quando la responsabilità individuale non è facilmente rintracciabile le persone tendano ad impegnarsi meno nei compiti.
Questo fenomeno è conosciuto come SOCIAL LOAFING (ovvero: ozio sociale).
Quando la nostra prestazione personale non è sotto osservazione ci sentiamo meno giudicati e temiamo meno il giudizio, di conseguenza ci attiviamo di meno per raggiungere l’obiettivo.
Ma in alcune attività il lavoro di ognuno è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.
Pensiamo ad esempio agli sport di squadra o ai gruppi musicali: i contributi di ognuno si sommano per produrre un risultato unico.
In questo tipo di sport la prestazione è il risultato di uno sforzo collettivo.
Quindi non importa che tu sia il leader di un team o faccia parte di una squadra, il focus deve essere sempre lo stesso: dai sempre il meglio che hai da offrire dall’inizio alla fine.
Non fare come gli anziani giapponesi.
Più tu riesci a dare più la squadra ci guadagnerà.
Il traguardo è condiviso, la vittoria riguarda tutti.
Ma per avere un team vincente è necessario creare un clima di fiducia.
Dobbiamo sapere che il nostro compagno farà di tutto per riuscire a vincere.
Tutti camminano verso la stessa direzione, tutti rimangono positivi e continuano a combattere anche di fronte alle sconfitte.
Perché se la vittoria è condivisa lo è anche la sconfitta.
Una singola freccia si spezza facilmente ma non dieci in un fascio
…dice un proverbio giapponese.
I membri di una squadra devono sapersi sostenere l’un l’altro.
Un buon compagno e ancora di più un buon leader sa qual è la causa della squadra e cerca sempre un modo per sostenerla.
Il leader deve sentire la propria azienda come una famiglia
Una famiglia sana nella quale ci si aiuta in clima favorevole.
Come ben sappiamo quando a casa stiamo bene è il primo posto dove desideriamo passare il nostro tempo e spendere le nostre energie.
Il titolare di attività non deve aver paura di investire sui propri collaboratori, ma dedicarci sempre più tempo, in modo da avere nel proprio team persone fidate cui potersi affidare e che lo possano sostituire in alcune mansioni così da potersi dedicare ad aumentare le proprie competenze e abilità.
Quando l’ambiente è stimolante e un collaboratore sente di stare crescendo non pensa di andarsene, cosa che invece avviene in ambienti immobili che cercano solo di spremere tutto quello che possono dalle persone per aumentare il proprio fatturato.
Il valore più importante di un’azienda è il capitale umano
È su questo che è necessario investire.
Il focus deve essere creare un ambiente familiare, stimolante in cui le persone abbiano dei ruoli ben definiti, con alla base il rispetto reciproco e dove a governare il tempo ci sia la parola FIDUCIA.
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